Poco al di fuori di Bologna, a sud-ovest della città, si sviluppano i rinomati Colli Bolognesi.
Famosi sia per la vastità di verde che circonda la storica città, dove ancora una volta la natura dimostra di poter convivere con l’uomo, sia per essere il luogo dove si sviluppa Vespa Special dei Lunapop.
In questi meravigliosi spazi di mondo, sono molte le cose da osservare e da vivere, dai numerosi ecosistemi, alle ville fino ai parchi ed infiniti sentieri da attraversare sia a piedi o in mountain bike o in qualsiasi altro modo vi venga in mente.
Andiamo allora a conoscere innanzitutto quali e quanti sono questi benedetti Colli Bolognesi, per poi capire come viverli al meglio.
Quali sono i colli bolognesi?
- Casalecchio di Reno
- Monte San Pietro
- Zola Predosa
- Valsamoggia
Casalecchio di Reno
La stretta vicinanza con Bologna ha sempre caratterizzato un enorme vantaggio per questo territorio, diventato un punto nevralgico per visitare sia la città che il colle.
Ulteriormente alla vicinanza con Bologna anche la presenza del Fiume Reno è stata di enorme influenza per la composizione territoriale e per lo sviluppo antropologico. Infatti è proprio in sua prossimità che hanno preso vita paesini, siti d’interesse, ed attrazioni sia naturali che non.
La Chiusa di Casalecchio, è probabilmente l’attrazione più interessante di tutti e 4 i colli.
Se si considera che costituisce uno dei due Patrimoni Unesco della città di Bologna, assieme alla recente ammissione dei Portici Bolognesi.
Costituisce una dei capolavori di ingegneria mai realizzati ad oggi, ed è la più antica ingegneria idraulica costruita più antica d’Europa, considerando che è dal 200’ che defluisce le acque del fiume.
Insieme alla Chiusa, di estrema importanza è anche il parco adiacente, nonché chiamato “Parco della Chiusa”. All’interno del Parco, tra passeggiate, escursioni e giri in bicicletta si può ammirare un paesaggio unico nel suo genere, tra la flora incontaminata ed i suoi “abitanti”.
Non a caso da qui passano sentieri di grande importanza nazionale e mondiale come il Sentiero degli Dei e le importantissime vie della Lana e della Seta.
Vicino al Parco, si trova la storica meta di svago dei bolognesi, il Lido di Casalecchio, una vera e propria spiaggia con tanto di sabbia, che veniva preso di mira dagli abitanti del posto quando ancora era possibile fare il bagno nel fiume.
Per vedere uno dei panorami più belli della zona, che si affaccia sulla città di Bologna, vi consigliamo di visitare il monastero dell’Eremo del Tizzano, immerso nei suoi vigneti.
Casalecchio non vive di passato, infatti, al confine con il colle di Zola Predosa, è stata costruita da poco l’Unipol Arena, uno dei più grandi e innovativi complesso per eventi d’Italia, che ogni anno ospita eventi ed artisti di grande calibro.
Monte San Pietro
Monte San Pietro è il secondo Colle di cui andiamo a parlare oggi, da sempre ricco di storia, attrazioni e cultura enogastronomica. A differenza di Casalecchio, qui la civiltà ed il territorio in generale si sono sviluppati attorno al torrente Lavino.
Come alcuni degli altri Colli che vedremo, anche Monte San Pietro ha origini primitive dell’età del Rame, come dimostrano numerosi ritrovamenti archeologici della zona relativi al 2500 a.C.
Territorio di grande importanza storica, dai Romani, che difesero il territorio contro i Longobardi nel 600 d.C., la zona ha da sempre assunto un’enorme importanza dal punto di vista strategico, infatti è sempre stata una zona colma di castelli e piccoli borghi.
Una zona che si è vista protagonista anche nei diversi conflitti politici tra Bologna e Modena, trattandosi di un territorio strategico per l’egemonia del territorio, fino al 1800, anno in cui venne costituito ufficialmente il Comune di San Pietro, rimasto tale fino al giorno d’oggi.
Di grande importanza il suo contributo durante la Liberazione nella Seconda Guerra Mondiale, pagato con vittime umane dal comune, che nel 94’ è stato premiato con la medaglia al valore.
Zola Predosa
Il terzo colle che vedremo oggi si distende lungo l’antica Via Claudia, famoso tracciato romano di cui però non si è più rispettato l’originale percorso.
Anche in questa zona, come a Monte San Pietro, sono stati ritrovati numerosi reperti caratterizzanti il passaggio di civiltà risalenti all’età del Bronzo.
Anch’esso importante protagonista di guerre, sin dagli albori della sua storia. Partendo dalle diatribe guelfe e ghibelline fino ad arrivare al dominio bolognese e dello Stato della Chiesa, eventi che caratterizzano la storia di Zola Pedrosa, di cui ci rimangono veramente poche testimonianze.
Data anche la distruzione dei castelli di Gesso e di Zola, distrutti insieme a molte chiese presenti nel territorio.
La stabilità che il comune bolognese da a Zola Predosa, ci permette di vedere, attraverso testimonianze concrete nel territorio, il percorso dell’economia e della cultura di questo Colle.
Valsamoggia
Valsamoggia consiste nella più grande area tra quelle dei quattro Colli Bolognesi, a seguito della fusione dei comuni di Bazzano, Castello di Serravalle, Crespellano, Monteveglio e Savigno nel 2014.
Immaginando i quattro Colli Bolognesi, come effettivamente, quattro territori molto vicini tra loro, pensate un po’, anche in Valsamoggia sono stati trovati reperti che testimoniano l’esistenza di un insediamento durante l’età del bronzo, soprattutto sotto le fondamenta su cui è stata costruita la Rocca Bentivolesca.
Questo territorio è costituito da un centro abitato costruito nell’epoca romana, lungo la valle, diventando un grande punto di commercio della zona.
Alcuni avvenimenti storici, come essere il confine naturale tra longobardi e bizantini e la conquista dei Franchi nel 700’ ha portato questo territorio a trovarsi sulla linea di confine tra le dispute di Modena e Bologna. Da questo momento la divisione tra Bologna e il modenese fu sempre più ostica, fino ad arrivare all’epilogo di Zappolino.
Cosa vedere
Terrazza di San Michele in bosco
Facile da raggiungere, a portata di mano, la terrazza regala uno dei panorami su Bologna più belli da visitare.
Sicuramente un luogo molto romantico, da visitare quasi obbligatoriamente con il proprio partner!
Oltre alla meravigliosa vista, per i più precisi c’è San Michele in Bosco, composto dalla chiesa, la biblioteca ed il convento, assolutamente da visitare!
San Luca, ed è subito casa
Uno dei posti più incantevoli di tutto il complesso dei colli, rosso spumeggiante, che da lontano sembra quasi un castello, in realtà è la basilica di San Luca con il suo magnifico porticato di 4 km che detiene il record di portico più lungo del mondo.
Veramente uno spettacolo, un vero e proprio MUST sia per i credenti che non.
Parco di Villa Ghigi. Parola d’ordine: relax
Una delle mete ideali per staccare la spina e dedicare solo un attimo del vostro tempo a rilassarsi, tra l’aria fresca e l’odore del bosco dietro di voi. Anche qui, potrete godere di un sensazionale panorama cittadino, da dove potrete addirittura vedere San Michele in Bosco.
Andar per il Parco Cavaioni in e-bike
Da buon team di Exploro quale siamo, non poteva mancare un percorso in bicicletta, anche se e-bike è pur sempre una pedalata!
Proprio a Parco Cavaioni, vi consigliamo di noleggiare una bici elettrica e organizzarvi un tour dei colli, sicuramente li troverete anche già pronti.