Il Castello di Miramare è un edificio storico e museo che si trova nella città di Trieste.
Appena ci si trova davanti all’edificio non si può non rimanere affascinati da questo castello interamente bianco che sfida a viso aperto non solo le onde del mare, ma anche delle raffiche di vento da far paura.
A Trieste si può infatti incontrare la famosa “Bora”, un vento che colpisce perlopiù zone nell’alto e medio Adriatico e che arriva a toccare velocità intorno ai 150 km/h.
Storia del Castello di Miramare
Il castello fu voluto dall’arciduca Ferdinando Massimiliano d’Asburgo, il quale desiderava una residenza a Trieste per lui e sua moglie, la principessa Carlotta del Belgio.
Il castello di Miramare, che fu costruito tra il 1856 e 1860, rappresenta una rara testimonianza di come fossero le lussuose dimore nobiliari al tempo e di come fossero arredate, dato che il castello conserva ancora gli arredi originari.
Il castello, è inoltre accompagnato da uno splendido parco, che fu progettato in simbiosi con la dimora stessa. Al suo interno è possibile trovare una moltitudine di specie di piante diverse, ma anche sculture fontane e laghetti.
Il castello di Miramare è diviso su due piani, il primo dedicato all’arciduca e la sua famiglia, mentre il secondo agli ospiti.
La differenza fra i due piani è alquanto netta. Il piano terra è caratterizzato da ambienti particolarmente intimi e familiari, tra cui l’interessante arredamento della camera di Ferdinando Massimiliano d’Asburgo, la quale presenta degli interni molto ispirati a quelli che si potrebbero trovare all’interno di un’imbarcazione dell’epoca.
Il primo piano invece presenta sontuosi ornamenti e tappezzerie rosse con simboli dell’impero, che non potevano non stupire gli ospiti che si trovavano in visita dall’arciduca.
Le scuderie ed il castello del Castello di Miramare
Il castello era inoltre dotato di altri edifici connessi ad esso, le scuderie ed un “castelletto”.
Le scuderie furono progettate dall’ingegnere Carl Junker e costruite assieme al castello. L’edificio si trova sulla via d’accesso al castello venendo da Trieste e collocato in un luogo riparato e lontano dalla residenza.
La scuderia è composta da un corpo centrale con due ali laterali, ed era destinata ad accogliere cavalli e carrozze dell’arciduca. Oggi le scuderie vengono utilizzate per mostre temporanee.
Sempre in parallelo alla costruzione del castello di Miramare, Massimiliano fa costruire nel parco il “Gartenhaus” anche detto “castelletto” in quanto richiama in scala ridotta gli esterni della struttura principale. Il castelletto fu abitato sporadicamente da Massimiliano e Carlotta tra il 1859 e il 1860, la struttura gode di un’ottima vista sul piccolo porto di Grignano.
La tragica storia di Massimiliano d’Asburgo e Carlotta del Belgio risuona anche all’interno del castelletto dove Carlotta venne strettamente sorvegliata da medici tra la fine del 1866 e l’inizio del 1867 a causa di un preoccupante squilibrio mentale che l’aveva colpita.
La tragica storia di Massimiliano d’Asburgo e Carlotta del Belgio
La storia di Carlotta e Massimiliano è infatti assai tragica.
Il 3 ottobre 1863, venne offerta, sotto consiglio di Napoleone III, la corona del Messico all’arciduca. Egli accettò rinunciando di conseguenza all’eredità per l’impero austriaco.
Massimiliano partì per il nuovo paese l’anno seguente. La situazione che trovò in Messico, tuttavia, era ben diversa da come se la aspettava. Massimiliano fu infatti incapace di trovare la pace fra i diversi partiti politici locali, la quale era fondamentale per risanare l’economia del paese.
Mandò di conseguenza la moglie in Europa per una campagna che aveva il fine di trovare l’appoggio da parte di Napoleone III e il papa PIo IX. Tuttavia, Carlotta soffriva già dei primi accenni di instabilità mentale e non riuscì a portare supporto al marito, il quale fu fucilato nel 1867 dopo essere stato catturato dai repubblicani di Benito Juàrez.
Al fine di non aggravare la situazione già complicata di Carlotta fu deciso di non raccontarle cosa fosse successo al marito e di farla tornare in Belgio. Nel 1868 fu finalmente deciso di raccontarle la verità su cosa fosse successo al marito.
Carlotta prese in un primo momento la notizia con molta calma salvo poi cadere nel delirio assoluto 6 mesi dopo. Morì nel 1927, sessanta anni dopo il marito.
Nel 1867, dopo la morte di Massimiliano e il ritorno in Belgio di Carlotta, il castello ospita per brevi periodi la famiglia degli Asburgo. Nel 1914, Francesco Ferdinando, erede al trono, decide di ospitare l’imperatore prussiano Guglielmo. Solo due mesi dopo la visita, Francesco Ferdinando verrà assassinato a Sarajevo facendo così partire la Prima Guerra Mondiale.
Durante la guerra, al fine di evitare eventuali danni, tutta la mobilia e le opere d’arte presenti nel castello vengono trasferita a Vienna, che le restituirà nel 1926 in base ad accordi precisi fatti con l’Italia. Durante la Seconda Guerra Mondiale invece, il castello ospita diverse truppe di soldati.
Da ultimi vi si insediano gli americani, i quali lo occuperanno dal 1951 al 1954, anno in cui Trieste viene restituita all’Italia sulla base del Memorandum d’intesa firmato a Londra il 5 ottobre.
Il Parco di Miramare, da landa carsica a parco naturale
Il parco di Miramare, composto da 22 ettari di terreno, nasce grazie all’ impegnativo intervento condotto durante molteplici anni da Massimiliano d’Asburgo sul promontorio di Grignano.
Il promontorio, infatti, si presentava in origine come una landa tipicamente carsica quasi del tutto priva di vegetazione.
La progettazione del parco è da accreditare a Carl Junker, mentre la parte botanica è stata affidata in un primo momento a Josef Laube, il quale è stato poi sostituito da Anton Jelinek.
I lavori vengono iniziati nel 1856 sotto costante supervisioni di Massimiliano, il quale non smetterà di interessarsi al giardino neanche una volta stabilitosi in Messico, dal quale farà importare numerose piante.
Nella zona est del giardino, prevale una sistemazione a “bosco” la quale asseconda la geografia del luogo. E’ infatti possibile trovare alberi alternati a spazi erbosi, laghetti e sentieri tortuosi che ripropongono il giardino paesistico inglese.
La zona sud-ovest, protetta dal vento, contiene aree impostate in maniera geometrica, come nel caso del giardino all’italiana che si trova davanti al “Kaffeehaus”.
Il parco di Miramare, che nelle intenzioni di Massimiliano sarebbe dovuto essere un tentativo di rimboschimento e acclimatazione di specie botaniche rare, è divenuto un complesso naturale ed artificiale.
Nel parco è ancora oggi possibile cogliere l’atmosfera che ci riporta ad un numero di significati connessi alla vita di Massimiliano.
Il parco contiene inoltre numerose opere, tra cui:
- le sculture prodotte dalla ditta tedesca Moritz Geiss
- la “casetta svizzera” sulle sponde del “Lago dei Cigni”
- un piazzale dove sono stati posizionati i cannoni donati all’ arciduca dal re del Belgio Leopoldo I
- la cappella di San Canciano, la quale contiene un crocifisso con il legno della fregata “Novara”, dedicato al fratello Massimiliano nel 1900 da Ludovico Vittore.