Alla scoperta del Circeo, cosa vedere in 24 ore nel Circeo e dintorni

Dalle avventure omeriche di Ulisse nella leggendaria Isola di Eea, che i geografi hanno associato al promontorio del Circeo, prende vita la storia della Maga Circe, un racconto che ha dato il nome al luogo di cui vi parleremo oggi, il Circeo.

Un complesso calcareo di più di 500 metri che dal mare si mostra come una vera e propria isola

No, non è un clichè, Il Parco nazionale del Circeo è un parco che si distingue molto nel contesto di quelli italiani, infatti essendo stato uno dei primi parchi nazionali ad essere istituiti è rimasto per molto tempo l’unico parco costiero in Italia.

La storia e la geografia del parco del Circeo

Parliamo di una foresta che ad oggi si espande per più di tremila ettari, costituendo una delle foreste planiziali (foreste in terreni pianeggianti) più grandi d’Italia, anche se prima delle bonifiche condotte da Mussolini arrivava ad occupare anche più di diecimila ettari, rappresentando l’antica foresta della Selva di Terracina

Il complesso del Monte Circeo è interamente di origine calcarea, originariamente lontano dal resto della penisola, con il passare degli anni, mano a mano che le acque del mare si ritiravano viene raggiunto dalla pianura, dando vita alla disposizione attuale.

Un’interessante conferma di questo processo ci viene fornita dagli storici ritrovamenti nelle grotte marine del territorio, in cui oltre  ai resti di stambecchi, caprioli e camosci venne ritrovato anche uno dei crani di Neanderthal.

Dietro la duna litoranea si trova il lago pontino di Paola, che con le sue acque salmastre, così come quelle degli altri laghi pontini, compone uno dei più grandi ecosistemi paludosi d’Italia, un giardino dell’Eden per le 200 specie di Uccelli che lo abitano.

La duna in sé merita sicuramente una visita al tramonto. Nel suo genere, rappresenta una linea lunga più di 20 km, la più lunga d’Europa, caratterizzata da un ecosistema del tutto personale assai minacciata dalle attività umane. 

Infine, la zona del Circeo, proprio nello specifico nell’area a ridosso dei laghi costieri, è conosciuto per l’allevamento di bufali. Infatti, il Lazio, immediatamente dopo la Campania, è la regione italiana con il maggior numero di capi di questo tipo di bestiame. 

I centri urbani: Sabaudia e San Felice Circeo

Apparentemente dalle numerose immagini raccolte negli anni, tra la piccola e disabitata isola di Zannone, il lago di Paola, ed il magnifico promontorio del Monte Circeo, potrebbe sembrare un luogo selvaggio, completamente dimenticato dall’uomo.

In realtà il segno antropologico c’è stato da sempre, da migliaia di anni, come testimoniano la presenza dei centri urbani come quelli di Sabaudia e San Felice Circeo, ed il tempio di Circe, di epoca romana, posto sul punto più alto del monte.

Proprio nei centri di queste due cittadine, si può prendere una pausa dalla sana overdose di natura e visitare le loro piazze, molto diversificate tra loro, infatti Sabaudia, fondata interamente durante il ventennio fascista, ha un’architettura tipica razionalista.

Dall’altro lato San Felice Circeo ha uno stile molto più mediterraneo e tipico delle piccole località marittime italiane. 

Scopriamo meglio cosa vedere a San Felice Circeo

Vedendo più da vicino San Felice Circeo, vi possiamo dire che è stato classificato come uno dei Borghi più belli d’Italia, immerso in questa cornice marittima, è proprio dalle sue viuzze del Borgo che si intravedono i colori del mare.

Il cuore di San Felice Circeo nasce dalle rovine dell’antica colonia romana di cui è rimasto ben poco, tra cui le antiche mura e l’acquedotto.

Una menzione speciale la merita il Faro di Capo Circeo, meraviglioso punto di osservazione e simbolo del paese.

Tra le altre attrazioni da vedere a San Felice Circeo ci sono anche:

  • Corso Vittorio Emanuele
  • Chiesa di San Felice Martire
  • Parco Vigna La Corte
  • Il porto di San Felice Circeo
  • Le grotte di San Felice Circeo

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